Lo Smart Talk, organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Cipriota il 23 febbraio, ha avuto come focus “Scientific Cooperation and Technology Transfer in the Med Area”.
Ospite dell’incontro è stato Panayiotis Zaphiris, Rettore della Cyprus University of Technology dal 2020 e Presidente della Conferenza dei Rettori di Cipro, con un PhD in Human Computer Interaction from the University of Wayne, USA. E’ laureato in Engineering Systems and Electrical Engineering from the University of Maryland, College Park, USA; è stato Reader at the Human Computer Interaction Design Center of the City University of London, ha participato ad oltre 16 progetti di ricerca sovvenzionati, per un totale di 5 milioni di euro, ed ha pubblicato oltre 250 articoli accademici.
Lo Smart Talk si è aperto con i saluti ed i ringraziamenti da parte del Presidente della Camera di Commercio Italo-Cipriota, Giuseppe Marino, il quale ha sottolineato quanto “la promozione della cooperazione scientifica sia uno degli obiettivi della Camera, specialmente per la creazione di collegamenti tra l’industria e le accademie, non solo per quanto attiene ai progetti di ricerca, ma più in generale per il futuro dei nostri Paesi, dove la Camera è impegnata nello sviluppo delle relazioni tra Italia e Cipro, con una particolare attenzione anche ai Paesi dell’Area del Mediterraneo”.
Il Vice-Presidente della Camera di Commercio, con un PhD on Maritime, Air and Transport Law, Federico Franchina, dopo i saluti istituzionali all’illustre ospite, ha introdotto il talk chiedendo a Zaphiris di descrivere una panoramica sugli obiettivi della Conferenza dei Rettori nell’ambito di Cipro e dell’UE.
Zaphiris, ringraziando per l’invito, ha spiegato che l’educazione universitaria a Cipro è qualcosa di relativamente recente, di fatto a Nicosia quest’anno si celebra il 30º anniversario, mentre a Limassol si è aperta solo 15 anni fa; tutte le 10 università di Cipro sono attive da non più di 30 anni. Se comparato con le università europee, che esistono da oltre 100 anni, ovviamente la Conferenza dei Rettori di Cipro svolge un ruolo addizionale rispetto al classico ruolo degli atenei; c’è un grande interesse a creare consapevolezza sull’alto grado dell’istruzione universitaria in un Paese che non aveva un passato in questo settore, per aumentare il coinvolgimento degli accademici e far pressione sui decisori politici affinché ascoltino il parere degli addetti ai lavori.
Alla domanda su quali sono le sfide attuali e future legate all’istruzione di alto livello e come sono collegate al trasferimento tecnologico dal mondo accademico alle industrie, Zaphiris ha risposto che, nonostante si tratti di università recenti, hanno comunque raggiunto ottimi risultati in soli 30 anni. Innanzitutto, il Paese ha investito nella costituzione delle prime 3 università statali (the University of Cyprus, the Cyprus University of Technology e the Open University), le quali hanno ottenuto i fondi per reclutare giovani accademici all’estero, che si sono stabiliti a Cipro; ciò ha comportato un cambiamento nel livello educativo, e non è una coincidenza se le prime 3 università cipriote si trovano nel top 1000 del Times Higher Education, e le prime 2 nel ranking delle 300 più importanti del mondo. Per quanto riguarda il trasferimento delle conoscenze, è in atto una sfida che va in due direzioni: la prima è che c’è il potenziale, ma, di contro, non esistono industrie manifatturiere, né fabbriche (dove si potrebbero coinvolgere le conoscenze universitarie), per cui l’economia cipriota si fonda essenzialmente sul turismo e servizi. In tale contesto risulta difficile un trasferimento della conoscenza tecnologica, limitato anche dal quadro giuridico, che impone una serie di limitazioni per la costituzione delle startups e per altri modi di trasferimento di conoscenze all’interno delle università. Tuttavia, va menzionato il fatto che il trasferimento avviene con i progetti europei, con i quali non necessariamente bisogna essere un partner industriale, ed è qui che Cipro ha avuto successo nelle collaborazioni, per esempio, con l’Italia, nel passaggio di conoscenze tecnologiche, ma anche focalizzato sulle ricerche di base per la formazione.
Franchina ha fatto notare le similitudini con la Sicilia, dove mancano le industrie ma c’è la conoscenza e ha chiesto di descrivere le aree in cui le università cipriote sono impegnate nel trasferimento tecnologico all’estero.
Zaphiris sostiene che la conoscenza tecnologica trova applicazione in ingegneria, nelle facoltà medico-sanitarie e nel settore del ‘teaming projects’ (progetti basati su fondi dell’EU), che mirano a creare centri di eccellenza in aree specifiche, quali Satellite Data, Analisys of Problems in Satellite Data, New Media, Blue Economy, Cancer Research, ed anche in altre aree. Gli atenei che non sono coinvolti in lunghi processi burocratici si procede con maggior celerità verso la collaborazione con l’industria.
Riguardo alle modalità con cui le imprese e le startups sono incoraggiate a sviluppare idee in produzioni che creano posti di lavoro e migliorano la qualità della vita sia a Cipro che in EU, Zaphiris ha risposto che il Governo ha predisposto un Ministero specifico per la Ricerca e il Trasferimento delle Conoscenze, che si aggiunge alla National Funding Agency. Riguardo al quadro giuridico, le università hanno inviato alle istituzioni le proprie osservazioni su una serie di ostacoli che, secondo loro, impediscono un accordo tra università e industria; allo stato attuale, il Governo ha coinvolto esperti per dare consigli su come migliorare. Inoltre, c’è attesa per l’approvazione in Parlamento del nuovo quadro normativo; ed una grande opportunità per le collaborazioni verrà dalla fondazione di startups condivise tra università. Il precedente sistema lasciava una percentuale maggiore in mano alle università, il che impediva all’industria privata di unirsi, oltre al timore che l’università statale, con le sue procedure burocratiche, ritardasse il processo piuttosto che farlo avanzare. Ora questo è migliorato e si spera che ciò incoraggi gli accademici a commercializzare le loro idee, con benefici per l’università e l’industria.
Secondo Zaphiris, alcune delle sfide attuali (come le biotecnologie, l’intelligenza artificiale e la transizione energetica) hanno portato ad una serie di tentativi di riunire i Paesi Mediterranei, ma non c’è stato un Forum ufficiale dove tali questioni sono state discusse, né ce n’è uno in cui tali Paesi possano unire le loro forze, includendo Israele, che ha molto successo in questi settori, ed il Nord Africa, che potrebbe avere un ampio potenziale per collaborare. Ma se tale cooperazione si realizzasse, Cipro, a causa della collaborazione con i Paesi ex-Sovietici, è stato messo, per diverse ragioni, al centro della discussione e ciò ha portato nell’isola molte imprese esperte in IT e AI. “Per esempio – ha aggiunto Zaphiris – l’anno scorso, le nostre università hanno deciso di raddoppiare l’assunzione di studenti universitari in informatica perché c’è un’ampia richiesta, che non riusciremo a colmare tra le università cipriote pubbliche e private”. In conclusione, c’è spazio per inserire altre risorse umane e portare avanti le iniziative già in corso.
Franchina ha condiviso la strategia di attrazione di talenti, che trasforma Cipro in un hub delle conoscenze e, nell’ottica della cooperazione scientifica tra gli Stati membri incoraggiata dall’EU attraverso i diversi incentivi (Horizon Programme, ERC;..), ha chiesto quali potrebbero essere le altre collaborazioni, oltre a quelle già in atto, tra Italia e Cipro, e come potrebbero essere aperte a Paesi extra-EU.
Zaphiris ha ricordato che le discipline sono cambiate; per esempio, nel campo storico, ora c’è molta tecnologia nelle modalità di preservazione del patrimonio culturale (modelli in 3D), specie in Italia, e questa è un’opportunità per accedere ai fondi europei. A Cipro di recente nel nuovo Shipping Department si è indicata l’archeologia marina come un settore importante, per cui bisogna mantenere la mente aperta per incontrare nuove aree di interesse. Una possibile collaborazione per tutti i Paesi del Mediterraneo riguarda l’area della Navigazione. Tra le università ci sono opportunità in diversi settori: Finanza, Data Analytics, e molti altri.
Alla luce delle difficoltà esistenti per collegare le università con il mondo dell’industria, Franchina ha posto la questione dell’apporto che può dare la Camera di Commercio Italo-Cipriota per sostenere la cooperazione scientifica tra Italia e Cipro al fine di realizzare un proficuo trasferimento della tecnologia.
Zaphiris ritiene che la Camera di Commercio di Cipro sia aperta a lavorare con la Camera di Commercio Italo-Cipriota per creare collaborazioni tra l’industria e l’università in entrambi i Paesi ed in ambo i sensi; è un asse di opportunità attuabile senza necessità di molti fondi, ma unendo le competenze e le professionalità per creare business e network.
Il Vice Presidente Franchina ha, infine, concluso lo Smart Talk ringraziando Zaphiris per la partecipazione ed i preziosi suggerimenti riguardo alla cooperazione scientifica, alle modalità ed aree di attuazione.
Il prossimo appuntamento della Camera riguardo al focus del talk, sarà a fine maggio, in Italia, con l’Italian-Cypriot Business Forum.
Per ulteriori approfondimenti su questo articolo e per altre informazioni sulle attività della Camera di Commercio Italo-Cipriota, si prega di scrivere a: segreteria@camcomitacipro.it
Last modified: Marzo 2, 2023